Search
Close this search box.

Orazione funebre per il gol fantasma

Shakespeare, Cesare, Marco Antonio. L'Orazione funebre è poesia altissima, vetta da cui guardare oltre il mondo conosciuto, ma anche verso un campo dove 22 uomini si affannano dietro un pallone. Dicono sia un gioco e può anche darsi che sia solo questo. Di certo è un gioco che noi romanticamente amiamo proprio per quegli errori che lo fanno essere come noi. Umano.
gol fantasma

Palloni con il sensore, raggi infrarossi, goal line technology e mille altre diavolerie svolazzavano come avvoltoi sulle stanche e logore membra del gol fantasma. La sua sorte era segnata in modo inesorabile, però ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore degli ultimi romantici del calcio, che, affranti nel dolore, ne piangono la scomparsa.
Ormai giace immobile e della sua carcassa sarà fatto scempio. Niente di nuovo, lo sappiamo bene. Sic transit gloria mundi. La cosa migliore è ricordare da vivo chi ci ha lasciato, quando ci ha fatto piangere o ridere. Per carità, non voglio fare un santino. Come diceva quel tale di Stratford upon Avon che con quei capelli svolazzanti sulla pelata sembrava l’antenato di Bobby Charlton e che dall’alto tutti ci guida: «Io vengo a seppellire Cesare, non a lodarlo. Il male che gli uomini fanno sopravvive loro; il bene è spesso sepolto con le loro ossa; e così sia di Cesare».

gol fantasma

Però lasciatemelo dire

Il gol fantasma è stato grande anche nelle sue nefandezze. Sarebbero mille e ancora mille gli episodi da raccontare, ma uno può bastare. Quello che segnò l’apogeo della sua stella. Il giorno che vale tutta una vita. E cosa ci può essere di più grande del decidere una finale della Coppa del Mondo. Tutti lo ricordiamo, chi c’era e chi ancora non c’era. Il 30 luglio del 1966 all’Imperial Stadium di Wembley il pallone scagliato dall’inglese Hurst sbattè sulla traversa del portiere tedesco Tilkowski per poi ricadere sulla linea di porta. Gol o non gol? Sappiamo come andò a finire, ma soprattutto sappiamo che quel pomeriggio il gol fantasma visse la sua ora più grande.
«Ora egli giace là, e non v’è alcuno, per quanto basso, che gli renda onore.»

gol fantasma

Proprio così

Giace là insieme ad altri cadaveri eccellenti del calcio che ci ha fatto sognare quando eravamo bambini: il pallone di cuoio con la stringatura, i calzettoni abbassati sulle caviglie alla cacaiola (do you remember Sivori, Corso, Hamrin, Pierino Prati?), i giocatori infortunati relegati all’ala destra, le partite trasmesse in differita.
Adesso davanti al freddo e infallibile occhio tecnologico che lo ha sostituito tutti fanno finta di non averlo mai conosciuto, eppure «Tutti lo amaste una volta, né senza ragione: qual ragione vi trattiene dunque dal piangerlo? O senno, tu sei fuggito tra gli animali bruti e gli uomini hanno perduto la ragione».

Così rotola l’effimero mondo del pallone macinando ricordi ed emozioni

Presto, prestissimo il gol fantasma resterà abbandonato alle nostre spalle, sempre più piccolo in lontananza.
«Coloro che han commesso questa azione sono uomini d’onore; quali private cause di rancore essi abbiano, ahimé, io ignoro, che li hanno indotti a commetterla; essi sono saggi e uomini d’onore, e, senza dubbio, con ragioni vi risponderanno. Non vengo, amici, a rapirvi il cuore.”

Che il calcio continui, che la festa vada avanti

Giusto così. Non sono qui per invocare ridicole proteste o nostalgiche rivendicazioni e «Se avete lacrime, preparatevi a spargerle adesso».

 

Silvano Calzini è nato e vive a Milano dove lavora nel mondo editoriale. Ama la letteratura, quella vera, Londra e lo sport in generale. Ha il vezzo di definirsi un nostalgico sportivo.

ARTICOLI CORRELATI

Paolo Sollier

Paolo Sollier. Il rivoluzionario del pallone

Paolo Sollier, un anno in serie A con il Perugia e una vita passata su campi e campetti, da calciatore e da allenatore. Sempre senza perdersi, sempre pronto alle sfide in campo e fuori. Sempre pronto a chiudere il pugno e ad alzarlo in faccia a tutti.

Leggi tutto »
Pelé

Pelé. La stagione a stelle e strisce

Una parentesi l’esperienza statunitense di Pelé, ma come tutte le cose che ha fatto, anche questa fu straordinaria. Così come fu straordinario il Cosmos di quegli anni, più che una squadra come la possiamo intendere noi, un vero e proprio media che sdoganò il calcio al grande pubblico a stelle e strisce.

Leggi tutto »
Gianluca Santilli

Gianluca Santilli. Bici, cuore e mani

Metafora della vita, dinamica assoluta, equilibrio in velocità, bellezza di linee. Affascinato da tecnica e significati, nel 1913 il futurista Umberto Boccioni ne traduce estetica ed afflato in “Dinamismo di un ciclista”. Da allora, la bicicletta di strada ne ha fatta. Gianluca Santilli è il padre della Gran Fondo Campagnolo di Roma, ma anche il primo che ha tradotto e teorizzato le emozioni della vita a pedali nel paradigma sostenibile e innovativo della Bikeconomy. Numeri, certo, ma soprattutto una filosofia.

Leggi tutto »
Ernesto Duchini

Ernesto Duchini. Il maestro del calcio argentino

Se il calcio argentino ha un maestro, non può essere altri che lui. Calciatore con il Chacarita sin dagli anni’30, alla fine degli anni ’40 si siede dall’altra parte del campo. Venti anni come responsabile tecnico e altri venti da supervisore della nazionale giovanile. Una vita passata a vedere campioni dove altri vedevano solo ragazzi. Ernesto Duchini ha avuto una vita straordinaria e questa è la sua storia

Leggi tutto »
Adolfo Consolini

Adolfo Consolini. L’esempio di un campione

1955. Adolfo Consolini, discobolo, atleta tra i nostri più grandi, è in una scuola. Lo vediamo in palestra, una di quelle di una volta, con pertica e quadro svedese. Adolfo Consolini non è lì per insegnare, ma per essere esempio e affascinare. Quei bambini non avranno più dimenticato. Noi, invece, abbiamo dimenticato le palestre a scuola e, spesso, anche di essere esempio.

Leggi tutto »
menopausa

Menopausa. Allenamento per recupero funzionale ed estetico

L’attività fisica appare necessaria per controbilanciare e gestire il peggioramento costante della composizione corporea durante la menopausa. L’appello proviene da Luca Valerio di Lorenzo, trainer e chinesiologo. Ecco i suoi consigli per mantenere buonumore, bellezza, forza, velocità resistenza e flessibilità

Leggi tutto »