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Una vita in corsa

È solo un bambino quando Luciano Duchi sente parlare per la prima volta della Roma-Ostia e anche se non sono storie che parlano di tempi e di gambe, ma storie di ferrovieri che abitano nel suo palazzo, qualcosa rimane nella sua memoria. La vita poi fa il suo corso; la scuola, il militare, il lavoro in banca e l'atletica, la sua grande passione. Una passione che lo riporta indietro nel tempo, ai racconti dispersi dei ferrovieri origliati da bambino e che, nel 1974, gli fa immaginare il futuro quando organizza la prima mezza maratona Roma-Ostia, da allora un classico che ogni anno richiama migliaia di atleti e appassionati da tutto il mondo. La vita in corsa e per la corsa di Luciano Duchi inizia proprio così.
0) COVER DUCHI

Sono venuto alla luce alle ore 19.30 del 30 maggio 1939 nella Clinica Sant’Anna in Via Garigliano. Dopo precisi quattro mesi la Germania invase la Polonia e dette inizio al secondo conflitto mondiale. Da infante e da ragazzo abitai in un piccolo appartamento, posto al piano terra, che dava direttamente su un vasto giardino, di un palazzo di ferrovieri della linea Roma-Ostia, ubicato in Via Satrico 33.
Era una modesta abitazione di quaranta metri quadri, dove abitavo con i miei zii. Sia i miei genitori che i miei zii erano originari del Monte Amiata, località Castel del Piano, nell’angolo meno nobile del monte che occupa la provincia di Grosseto, mentre dall’altro lato del monte, insisteva il lato senese, con i noti comuni di Abbadia San Salvatore e Piancastagnaio. Durante il periodo bellico, mentre mio padre era stato fatto prigioniero dagli inglesi e rimaneva in India dal 1942 al 1946, mia madre, con i miei zii materni, gestiva una latteria bar in Via Acaia 43.

Ho fatto le scuole elementari prima al Santa Maria di Viale Manzoni 5, poi fui trasferito nell’Istituto Ognissanti di Via Appia Nuova e infine in quinta elementare arrivai al Pio XI di Piazza Santa Maria Ausiliatrice dove feci tutte le scuole medie.
Iniziai Ragioneria nell’Istituto Vilfredo Pareto di Via Capo d’Africa e mi diplomai, avendo come compagni di classe il futuro Team Manager della SS Lazio Maurizio Manzini e Antonio Rotundo, buon mezzofondista e, principalmente, tecnico di atletica di grande spessore, allenatore di molti atleti azzurri come Stefano Cecchini, i fratelli Paolo e Anna Catalano e il velocista Carlo Boccarini, un ragazzo del 1976, tesserato per le Fiamme Gialle, che il 9 maggio 1998 sulla pista di Rieti corse i 100 metri in 10.08, record italiano a livello del mare, cioè un tempo che neanche Pietro Mennea era riuscito a correre. Il suo record italiano di 10.01, infatti, era stato ottenuto a Mexico City nelle Universiadi del 1979 a 2.200 metri sul livello del mare e si sa che l’altezza, con la rarefazione dell’aria, favorisce gli sforzi di breve durata, cioè di massimo due minuti, in particolare le gare veloci e i salti in estensione, specialità nelle quale, nelle Olimpiadi di Mexico City del 1968, furono ottenuti importanti record mondiali che durarono tante decadi, uno per tutti il salto in lungo di Bob Beamon di metri 8,90, misura con la quale il coloured americano avrebbe vinto tutte le olimpiadi dell’era moderna, da Atene 1896 a Rio de Janeiro 2016.
Il tempo dell’allievo di Rotundo, Boccarini, è ancora il quinto tempo italiano di sempre sulla classica distanza dei 100 metri.
Dopo il diploma di Ragioniere, per me da scrivere con la lettera maiuscola per quanto fu sofferto, partii per il servizio militare nel 1962.
Tre mesi a Pistoia per il C.A.R. (Centro Addestramento Reclute), quattro a San Giorgio a Cremano scuola specializzati nelle trasmissioni, e in quel periodo presi parte anche alle azioni di supporto alla popolazione dell’Irpinia, colpita dal terremoto dell’agosto del 1962. Infine quasi un anno a Villa Opicina, a Nord di Trieste, che si raggiungeva con un tram a cremagliera, situata a pochi chilometri dal confine con la Jugoslavia (oggi Slovenia) che quando la bora tirava a Trieste a 100 km all’ora a Opicina era di almeno venti chilometri più intensa. Un inverno tra il 1962 e il 1963 terribile, con temperature anche di 15° sotto lo zero e il pericolo alla telescrivente di intercettare i segnali del concretizzarsi della guerra fredda aspettando le truppe del Patto di Varsavia sfondare dalla soglia di Gorizia.

Tornato dal militare entrai in banca, solo per merito di un concorso a titoli, facendo prima un corso e poi l’assunzione in Cassa di Risparmio di Roma. Dopo otto anni di gavetta in una agenzia di credito del quartiere di Torpignattara, mi presentai alle elezioni del CRAL e le vinsi diventando prima consigliere e poi direttore.
Facevo atletica leggera ed ero un mediocre corridore di mezzofondo veloce, con i miei migliori tempi sui 400 e sugli 800 metri di 54 secondi sul giro di pista e 2 minuti e 8 secondi sul doppio giro.
Ero però un divoratore seriale di libri di atletica, di tempi e misure, di record e di migliori prestazioni di tutte le specialità dell’atletica leggera e la cosa, unita ad una memoria degna di Pico della Mirandola, questo mai detto da me, ma sempre dagli altri, mi fece acquisire l’alea dello scienziato della regina degli sport.
Il 31 marzo 1974 organizzai la prima edizione della Roma Ostia, come campionato italiano interbancario di maratonina e nel 2019 se ne è corsa la quarantacinquesima edizione, una gara diventata la più gloriosa, partecipata e vetusta corsa su strada italiana, conosciuta in tutto il mondo, con un albo d’oro nel quale figurano vincitori Olimpici, primatisti, campioni mondiali e tanto altro.
Nel 1976 ho costituito l’Associazione Gruppo Sportivo Bancari Romani aperta a tutti, nella quale nel corso degli anni hanno militato atleti come: Mario Draghi, attuale presidente del Consiglio dei Ministri, che ha corso tre volte la Roma Ostia, particolare che con piacere ho così ricordato su Facebook:

Sono stato il suo Presidente

Che bel sogno ho fatto questa notte. Mi è apparso il Professor Mario Draghi, che mi ha detto “Presidente ho estrema necessità di scaricarmi e lei ben sa la cosa che più è adatta per me allo scopo, voglio riprendere a correre e vorrei sapere quando è in programma la prossima Roma-Ostia e se può darmi qualche consiglio sulla ripresa…“. Mai nella mia vita di sportivo e organizzatore mi sono sentito così orgoglioso, al punto che…mi sono svegliato.
Allora mi sono ricordato delle cordiali conversazioni con il fratello, quando veniva a tesserarlo, a iscriverlo alle quattro Roma-Ostia da lui corse, l’ultima nel 2005 quando ottenne l’apprezzabile tempo di 1.55.53 a 58 anni.
Dell’ex Governatore della Banca D’Italia, dell’ex Presidente per otto anni della Banca Centrale Europea, Mario Draghi è stato riportato tutto, dalla scuola elementare con Magalli, agli studi al Massimiliano Massimo, all’Università, alla tesi di Laurea premiata fra le migliori con relatore il professor Caffè e tantissime altre cose.
Nessuno ha riportato che è anche stato un valido podista e posso vantarmi di essere stato il suo Presidente quando gareggiava per i Bancari Romani. Corse ben quattro volte la Roma-Ostia, con questi risultati:

27a Edizione – Km 21,097 – anno: 2001 3621° Tempo: 2.07.53 – 1° Giuliano Battocletti, 1° Tiziana Alagia
29° Edizione – Km 21,097 – anno 2003 3662° Tempo: 1.55.53. – 1° Boniface Usisivu (Ken), 1° Gloria Marconi.
30° Edizione – Km 21,097 – Anno 2004 4406 Tempo: 2.04.16. – 1° Paul Kirui (Ken), 1° Hafida Izem (Mar)
31° Edizione – Km 21,097 – Anno 2005 4131° Tempo: 1.55.53. – 1° James Kwambai (Ken), 1° Rosaria Console.

Oltre a Mario Draghi, altra nostra atleta è stata la scrittrice Lidia Ravera, che firmò il famoso libro Porci con le ali. La Ravera è stata finalista al Premio Strega e Assessore alla cultura della Regione Lazio dal 2013 al 2018.
Nel 1992 con soli 29 anni di servizio sono andato in pensione, continuando ad interessarmi di organizzazione di eventi di corsa su strada, fare lo speaker in tante manifestazioni sportive, curare una trasmissione televisiva intitolata
Atletica-Atletica in onda prima su Teletevere, poi su Teletuscolo, successivamente su Teleambiente, per terminare con il periodo dal 2005 al 2012 su Gold TV.
Ho iniziato, nell’ultima parte della mia impegnata esistenza a scrivere ed è nata l’Enciclopedia Ducani, dal mio cognome, della quale sono stati editi i primi tre volumi: il primo che copre gli anni dal 1939 al 1969, il secondo dal 1970 al 1980 e il terzo dal 1981 al 1993. Attualmente è’ in stesura il quarto volume.
Ora il Gruppo Sportivo Bancari Romani è diventato GSBRun, presidente dell’associazione è mia figlia Laura, 44 anni e il mio impegno si sta affievolendo, pur avendo il piacere ancora di essere il coach de luxe, in atletica il Mister si chiama coach, di una cinquantina di ragazzi, età media mezzo secolo, tutti con l’aspirazione di correre almeno tre maratone all’anno, escluso il brutto ultimo periodo di Covid, ma ora tutti vedono la luce in fondo al tunnel.

 

Luciano Duchi, romano del 1939, organizzatore di grandi eventi sportivi, uomo fortunato che ha combinato la passione per i numeri con la passione per l'atletica. Nel 1974 idea la mezza maratona Roma-Ostia e nel 1976 fonda il Gruppo Sportivo Bancari Romani, oggi GSBRun. Non ha mai smesso di correre. In strada, ma soprattutto nella vita.

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