Questo articolo è comparso per la prima volta su “La Vela e il Motore” dell’agosto 1930.
A noi, invece, arriva tramite il numero 90/2022 del Notiziario del Centro Studi Tradizioni Nautiche
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Il più celebre degli skipper inglesi, anzi del mondo intero, Isaac Sycamore, conosciuto ormai col nomignolo “Old Syc”, è morto a 74 anni, pochi giorni prima che si effettuasse il varo di Shamrock V.
Nato a Chehnsford, città principale dell’Essex, Sycamore è conosciutissimo da molti anni in tutto il mondo, e ovunque ha dimostrate le sue eccelse qualità di skipper, quindi la notizia della sua scomparsa ha addolorato gli yachtsmen al di qua e al di là dell’Atlantico.
L’incidente sullo Shamrock
L’estate scorsa, nella traversata dalla Clyde al Solent, al comando dello yacht racer, 23 metri S. I. Shamrock, cadde malamente e si ruppe una costola. Tale accidente resultò molto più serio di quanto sembrasse, e da allora non si è più rimesso. Durante la prima parte della stagione Sycamore, malgrado la sua età, comandava il Shamrock perfettamente e, a giudizio generale, mai nessun altro ha timonato con tanta precisione un yacht racer. Novanta volte su cento, con la sua capacità meravigliosa, riusciva a sorpassare sopra vento i suoi concorrenti, e, specialmente nelle partenze era inarrivabile. Guidato dal suo sguardo d’aquila, il suo equipaggio su Shamrock era sempre primo a compiere le manovre, e si osservava specialmente che esso riusciva a piazzare e orientare il grandioso spinnaker in minor tempo degli avversari.
I comandi di Sycamore
Nella sua lunga e gloriosa carriera, Sycamore è stato lo skipper dei più famosi yachts racers inglesi e di qualche americano, e, in più, ha sempre avuto il comando di tutti i challengers della Coppa d’America, specialmente per compiere le partenze, nelle quali, in modo assoluto, era a tutti maestro. Chi non l’ha veduto non può farsi un’idea della sua valentia e della sua finezza. Nomino alcuni degli yachts racers della Grande Classe dei quali ebbe il comando: Navahoe, Carina, Mariquita, Westward, Bona del Duca degli Abruzzi, Satanita, Namara, Paula, Shamrock II, Shamrock 23 metri S. I.
Come skipper nessuno l’ha eguagliato, come uomo era affabile e simpaticissimo.
Lo ricordo in tante occasioni, e specialmente alle regate di Cannes del 1903.
Vi partecipava al comando del magnifico yacht racer Satanita. Appena arrivato Leda, del Duca degli Abruzzi, venne a vederlo. Ne rimase colpito. Un giorno che per Satanita il programma segnava riposo, partecipò ad una regata sul migliore dei nostri 10 tonnellate Nel manifestarmi le sue impressioni, dopo la regata, si dichiarò entusiasta del prodotto di Costaguta e giudicò Leda il migliore 10 tonnellate del mondo. Le prove fatte da tale racer, per molti anni ancora, hanno confermato pienamente il suo giudizio.
L’Inghilterra perde il suo migliore skipper in un momento in cui avrebbe giovato ancora al suo yachting nelle più importanti competizioni che siano state mai impegnate.
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Questo articolo è comparso per la prima volta su “La Vela e il Motore” dell’agosto 1930. A noi, invece, arriva tramite il numero 90/2022 del Notiziario del Centro Studi Tradizioni Nautiche