SMI Roma Volley. Per aspera ad astra

La surreale stagione della SMI Roma Volley che, dopo un campionato convulso, retrocede in serie A2 all’ultima giornata della stagione regolare e, solo dieci giorni dopo, entra nella storia vincendo la CEV Challenge Cup 2025, riportando un titolo europeo per Club nella Capitale d’Italia dopo 28 anni di assenza.
SMI Roma Volley

Siamo ad agosto 2024, la squadra di Roma che affronterà la stagione 2024/25 di serie A1 viene presentata al pubblico. Ci sono tantissimi volti nuovi, diverse giocatrici protagoniste delle due precedenti stagioni non ci sono più, hanno accettato le lusinghe di offerte economiche più importanti o hanno scelto l’avventura americana nella nuova lega professionistica che aprirà i battenti proprio tra fine 2024 e inizio 2025. Le aspettative sono alte, anche in considerazione della continuità tecnica garantita da un allenatore di grande esperienza e con un palmarès importante come Giuseppe “Beppe” Cuccarini, la conferma di quattro giocatrici tra le protagoniste delle precedenti stagioni, Rucli, nuova capitana, Ciarrocchi, Melli e Muzi, e l’arrivo di giocatrici di notevole caratura internazionale come la serba Mirković, bronzo olimpico, campionessa del mondo e bi-campionessa d’Europa con la sua nazionale, la ceca Orvošová, la francese Rotar, l’azero-cubana Salas e la tedesca Schölzel, l’inserimento di due giocatrici italiane di grande esperienza in serie A1 come Zannoni e Provaroni e le giovani promesse Adelusi, Cicola e Costantini.

La prima tegola

La preparazione inizia con grande entusiasmo, anche le infrastrutture che il Club riesce a mettere a disposizione della squadra sono di primissimo livello. L’obiettivo è quello di ripetere o migliorare il sorprendente risultato dell’anno precedente e cercare di riportare un Club romano a giocare in una competizione della Confederazione Europea di Volley. Secondo gli esperti, Roma ha le potenzialità per ripetere o migliorare il risultato della stagione precedente, pur avendo cambiato molti elementi del gruppo della prima squadra. Anche il pubblico romano sembra cogliere questo entusiasmo e il numero di abbonati per il campionato che prenderà il via ad ottobre è decisamente superiore a quello dell’anno precedente.
Per poter giocare la competizione europea è però necessario vincere un torneo di qualificazione, denominato WEVZA Cup, che si disputerà a Roma prima dell’inizio del Campionato con altri 5 Club provenienti da paesi appartenenti all’area occidentale della Confederazione Europea di Volley.
Improvviso, a pochi giorni dall’esordio ufficiale, arriva il primo incidente di percorso. In un esercizio durante l’allenamento, la schiacciatrice Giulia Melli, colonna dell’attacco romano già nelle precedenti stagioni, subisce un grave infortunio alla mano. La diagnosi strumentale non lascia speranze: frattura scomposta del quinto metacarpo della mano. Intervento, immobilizzazione e poi un lungo periodo di recupero.

La vittoria del primo trofeo internazionale della Roma Volley

Dal 18 al 22 settembre si gioca al Palazzetto dello Sport di Roma la Wevza Cup Femminile 2024. Sono 6 le formazioni qualificate: due francesi, Terville Florange e Beziers Angels, due spagnole, CV Kiele Socuellamos e CV Heidelberg, una svizzera, Volley Academy, e per l’Italia, la SMI Roma Volley. Un torneo a inizio stagione è sempre un rischio, non essendo ancora rodati i meccanismi di squadra e il sistema di gioco, ma effettivamente il livello tecnico e fisico della squadra di Roma è superiore a quello delle avversarie.
Con un percorso netto di 4 vittorie su 4 incontri disputati, la SMI Roma Volley si aggiudica la WEVZA Cup Women 2024, battendo in finale le coriacee spagnole del CV Heidelberg. È il suo primo trofeo internazionale che le consente di accedere ai trentaduesimi di finale della CEV Challenge Cup 2025, terza competizione per Club a livello europeo.

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(SMI Roma Volley. Photo credit: Morris Paganotti Photographer)

Inizia il Campionato

Il 6 ottobre inizia l’80° Campionato Italiano di Pallavolo di serie A1 Femminile, la SMI Roma Volley esordisce in casa contro la neopromossa CdV Talmassons. È una partita complicata perché alle difficoltà di una squadra in assemblaggio, come quella romana, si contrappone una matricola carica di entusiasmo e già con un buon affiatamento che rende la partita estremamente combattuta fino all’ultimo punto. È, comunque, Roma ad avere la meglio con il punteggio di 3-1 e a guadagnare i primi 3 punti stagionali.

La maledizione continua

Pochi giorni dopo, inizia una serie di partite “impossibili” contro le formazioni più attrezzate dell’intera serie A1, intervallate dalle trasferte e dalle gare casalinghe dei primi turni della CEV Challenge Cup. Si fermano Wilma Salas, l’altra schiacciatrice titolare nei piani di inizio stagione, e poi a seguire anche Anna Adelusi e, in momenti diversi, altre giocatrici lamentano infortuni e problemi che le appartano dagli allenamenti e spesso anche dalle partite. Emergono le difficoltà per lo staff tecnico nel trovare la continuità necessaria in allenamento e in partita. La stagione sembra condizionata dalla malasorte, infatti, fino al 17 novembre, ottava partita del girone di andata a Firenze, che registrerà il rientro in campo di Giulia Melli, le Wolves non si potranno mai allenare né giocheranno nessuna partita ufficiale con la formazione al completo.

Piove sul bagnato

Agli infortuni, si aggiungono altre vicissitudini, tra cui l’emblematica trasferta in Romania. Si inizia con la cancellazione del volo per Bucarest, a cui il Club deve reagire trovando, direttamente in aeroporto, una soluzione “creativa” vista l’indisponibilità di voli utili partenti da Roma. Sette giocatrici con una parte dello staff vanno in treno a Milano e nella notte partono per Bucarest da Malpensa. Le altre sette, con il resto dello staff, raggiungono Napoli con le auto dei dirigenti per prendere il volo alle prime ore del mattino ed unirsi al resto della squadra direttamente in hotel, nella capitale rumena, poco prima della partita.

La classifica in Campionato piange mentre la squadra vola in Europa

La squadra gioca con prestazioni altalenanti, dimostrando in campo le difficoltà che si vivono in settimana, pochi allenamenti, negli intervalli tra le diverse trasferte, quasi sempre a gruppo incompleto per lavori differenziati che devono permettere a tutte le giocatrici reinserite in organico, dopo i diversi infortuni, di ritrovare la forma fisica, e nel limite del possibile ritmo di gioco e intesa con le compagne. Il pubblico è deluso, anche gli sponsor e la dirigenza soffrono la situazione di classifica che evidenzia una Roma in zona retrocessione. Quello che preoccupa è soprattutto la difficoltà nel trovare continuità di gioco e la necessaria “cattiveria” agonistica nei momenti cruciali. Situazione esattamente opposta in CEV Challenge Cup, dove la squadra, anche per il minor tasso tecnico delle avversarie, gioca, vince e convince, superando le squadre di Karlovac, Charleroi, Bucarest e Sofia, senza particolari problemi, tanto da arrivare alle semifinali imbattuta.

I lutti

In un anno in cui nulla sembra funzionare come previsto, si aggiungono due grandi perdite. Il dirigente della Roma Volley, Marco Cavaioli, uno dei primi tifosi delle Wolves, fratello di Fabio, ex tecnico della squadra in serie A2 e storico responsabile del settore giovanile, muore dopo una lunga malattia, senza aver mai smesso di sostenere le giallorosse e lo spirito del progetto della squadra di Roma. La signora del volley, Simonetta Avalle, una delle figure più importanti del movimento pallavolistico nazionale e romano, da sempre abbonata e sostenitrice, con il fratello Gianni, del progetto della Roma Volley. Allenatrice plurititolata, anima della pallavolo romana e formatrice di tantissime giocatrici di serie A, se ne va proprio pochi giorni dopo aver presenziato, con il suo indimenticabile sorriso, a una partita delle Wolves al Palazzetto dello Sport di Roma.

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(SMI Roma Volley. Photo credit: Morris Paganotti Photographer)

Le due settimane infernali

Si arriva alle ultime due settimane della stagione regolare del Campionato di serie A1. La SMI Roma Volley ha superato Il Bisonte Firenze, battendolo, anche nel ricordo di Simonetta Avalle, ad inizio febbraio nella Capitale, conquistando così il terzultimo posto in classifica.
Le Wolves sprecano le opportunità di staccare definitivamente le toscane in classifica, perdendo in casa con Perugia e poi con Chieri, con Orvošová e Cicola infortunate, mentre Firenze vince in trasferta a Talmassons, superando di 2 lunghezze le giallorosse. La salvezza torna nelle mani delle bisontine. Nel frattempo, la SMI Roma Volley è impegnata anche nelle semifinali di coppa. Subisce la prima sconfitta europea a Berlino, 3-2 contro Potsdam. La forte formazione tedesca crede nella possibilità di guadagnarsi la finale della CEV Challenge Cup nel ritorno a Roma, presentandosi con un nutrito seguito di tifosi. Le Wolves però non si lasciano intimorire e giocano una partita di carattere, conquistando con una netta vittoria per 3-0 la finale di coppa che si disputerà subito dopo la fine della stagione regolare.
Rimangono da giocare due giornate di Campionato. Roma sorprende tutti, andando a vincere sul difficile campo di Busto Arsizio, risuperando in classifica Firenze. Neanche il miglior sceneggiatore avrebbe potuto scrivere un finale più emozionante: si deciderà tutto nell’ultima giornata.
Roma riceve Pinerolo e Firenze farà visita a Bergamo. I nervi attanagliano le giocatrici e il pubblico romano, diviso tra il tifo per le proprie beniamine, che stanno soffrendo contro una Pinerolo scesa a Roma giocando alla morte, e gli aggiornamenti dei parziali che arrivano da Bergamo. Le orobiche sono in vantaggio 2 set a 0 e 24-22 nel terzo, una vittoria per 3-0 salverebbe matematicamente le Wolves. La situazione evolve in maniera inattesa e drammaticamente negativa per le giallorosse. Roma è incapace di andare oltre all’1-3 con Pinerolo, mentre Bergamo crolla improvvisamente in casa, cedendo prima ai vantaggi il terzo set e poi l’intero incontro a Firenze che conquista così i 2 punti che le valgono la salvezza. La squadra della Capitale retrocede tra lacrime e grandi rimpianti.

La triste vigilia della Finale di CEV Challenge Cup

La finale di CEV Challenge Cup è comunque un appuntamento storico per la Capitale d’Italia, da 28 anni un Club romano non gioca una finale europea, ma la tristezza e le critiche per la retrocessione velano di un’ombra pesante un evento che avrebbe invece potuto essere una festa di fine stagione per tutti.
La società prende posizione in maniera netta con chi si esprime con commenti irrispettosi verso squadra e dirigenti sui social ufficiali del Club. Invita la squadra e i tifosi ad affrontare con il massimo impegno e partecipazione l’imminente finale europea, pur con la comprensibile amarezza per il risultato del Campionato, ricordando a tutti che si tratta di un evento internazionale importantissimo.
Una situazione paradossale, mai venutasi a creare in precedenza, una squadra appena retrocessa si è qualificata per giocare la finale di CEV Challenge Cup.
Il Branco, la tifoseria organizzata, sempre presente in tutte le partite delle Wolves, non fa mancare il suo sostegno, organizzando un pullman per la gara di andata che si disputerà a Torino. Si parte verso il Piemonte con il cuore pieno di dolore e tanta voglia di riscatto.

L’epica rinascita delle Wolves

Il 4 marzo, con il Palazzetto dello Sport Gianni Asti di Torino esaurito in ogni ordine di posto, la SMI Roma Volley scende in campo per affrontare nella sua prima finale europea la Reale Mutua Fenera Chieri ’76.
Le piemontesi sono da 3 anni finaliste delle coppe europee, imbattute in finale, con la CEV Challenge Cup 2023 e la CEV Cup 2024 già in bacheca, un record di 36 vittorie su 37 gare disputate in Europa, dopo aver chiuso la stagione regolare del Campionato Italiano di serie A1 al 5° posto e aver sempre battuto Roma negli scontri diretti, sono le chiare favorite per la vittoria finale.
Le Wolves guidate da coach Cuccarini, vincitore di una CEV Cup e di tantissimi campionati e coppe nazionali in Italia, Polonia e Turchia, affrontano l’incontro a viso aperto, condotte dalla sapiente regia di Sladjana Mirković, MVP dell’incontro alla fine. Le capitoline forniscono, in diretta Rai, Dazn ed Eurovolley TV, una prestazione corale all’altezza del prestigioso appuntamento. Dopo aver vinto il primo e il terzo set, riescono, vincendo con grande caparbietà il quinto set, a espugnare il capoluogo piemontese e a garantirsi una gara di ritorno a Roma carica di speranze.

SMI Roma Volley
(SMI Roma Volley. Photo credit: Morris Paganotti Photographer)

La Roma Volley entra nella storia

Nella storia ci si può entrare in molti modi, quello scelto o, meglio, toccato alla SMI Roma Volley ha qualcosa di epico. Mai nessun Club in precedenza, nel volley e possibilmente in nessun altro sport, era riuscito a vincere una delle 3 principali coppe europee da retrocesso.
Ma torniamo un attimo indietro. L’11 marzo, dieci giorni dopo il fatidico epilogo del Campionato e una settimana dopo la sorprendente vittoria nella gara di andata a Torino, si disputa al Palazzetto dello Sport di Roma la finale di ritorno della CEV Challenge Cup 2025.
Il Club, pur conscio che la squadra di Chieri scenderà nella Capitale per riscattare la sconfitta dell’andata e assicurarsi la terza coppa europea consecutiva, invita tutti i tifosi, anche se delusi dalla retrocessione, a partecipare a questa festa del volley. Non solo, visto il palcoscenico internazionale d’eccezione, decide di giocarsi un “all-in” invitando autorità, istituzioni, sponsor e media.
Una fragorosa sconfitta riaprirebbe in modo ancor più contundente le polemiche per il risultato della stagione e sarebbe un durissimo colpo per l’immagine della Roma Volley, ma da parte dei dirigenti del Club c’è la convinzione che questa squadra non fosse da retrocessione e che, potendosi preparare dovutamente, potrà competere fino alla fine, come fatto a Torino e come potrebbe fare a Roma nella sua ultima partita.
La città risponde in maniera massiccia con un tutto esaurito da 3.500 spettatori, dimostrando tutto l’amore che la Capitale sente per la Roma Volley e regalando un colpo d’occhio stupendo agli appassionati di volley italiani ed europei. Le Wolves galvanizzate dal pubblico e, finalmente, consapevoli della propria forza, affrontano la partita con estrema concentrazione, mettendo subito al sicuro i primi due set. Adelusi, MVP a fine partita, pur giocando la partita con un leggero infortunio al ginocchio, è indomabile e le Wolves, dopo aver ceduto il terzo set alle piemontesi, con un muro stratosferico di Michela Ciarrocchi, una delle principali protagoniste delle due finali, chiudono la partita con il trionfo che riporta a Roma un trofeo continentale assente da quasi tre decadi.
Un’altra notte di lacrime, ma questa volta di gioia, di abbracci e parole dette dal DG Mignemi, dalla DS Rossi, dal Presidente Mele che non cancellano la ferita della retrocessione, ma rincuorano e sottolineano il fatto che il nome della SMI Roma Volley, con un finale di stagione assolutamente surreale, rimarrà scritto nella storia e negli annali del volley italiano ed europeo per sempre.

Andrea Ceccarelli consulente aziendale, si occupa di Marketing e Comunicazione, oltre che di Sviluppo delle Relazioni d'Affari Internazionali. In ambito sportivo è stato giocatore di basket e di football americano. Come Manager Sportivo è stato dirigente, tra l'altro, del Volley Pesaro in serie A1 Femminile e, dal 2018, è dirigente della Roma Volley Club Femminile in qualità di Responsabile Sviluppo, Comunicazione e Marketing.

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