Inizia come una favola il titolo del primo libro di Claudio Pistolesi, ex campione di tennis e attualmente coach internazionale di successo. “C’era una volta (il mio) tennis” pubblicato di recente da Gremese Editore è di per sé la dimostrazione che chi ha un fuoco dentro condito da determinazione e precisi obiettivi, ma anche tanta capacità di ascolto, può trasformare la propria vita in una favola. In questo caso Pistolesi, con la massima umiltà e simpatia che lo contraddistinguono da sempre, racconta la sua personale avventura dagli albori fino al ritiro dell’Italia.
Qualità del racconto è l’aver rinunciato al classico ordine cronologico nella sequenza dei fatti per illuminarci, a ruota libera, su storie e incontri di un lungo viaggio nello sport che continua a tenere incollati milioni di spettatori ai teleschermi – come hanno dimostrato ultimamente, guidati dal fenomeno Sinner, i campionati ATP e la Coppa Davis-.
Vita da campione
Se pensiamo che Pistolesi è l’unico in Italia, insieme a Sinner ad aver vinto gli ATP sotto i 20 anni, possiamo intuire la costruzione del suo lungo viaggio di talento, affondando lo sguardo in racconti conditi da retroscena, curiosità e aneddoti ambientati nell’epoca d’oro del tennis italiano.
Tra tornei, spogliatoi, allenamenti e viaggi ai quattro angoli del globo, Claudio Pistolesi si trovò ad affrontare incontri a tu per tu con grandi esponenti del settore – a partire da capitan Panatta che qui firma la prefazione del libro – percorrendo un fiume di ricordi che lasciano trasparire tensioni, speranze e delusioni, ma sempre la voglia di andare avanti con uno sguardo puntato sulla propria ed altrui esperienza.
Vita da coach
Nel libro si scorgono tanto gli episodi da tennista quanto da coach con una narrazione fluida e scattante, proprio come il suo celebre dritto, che lascia trasparire dalla scrittura l’immagine di un momento, un’esperienza, una figuraccia, un’ovazione.
In un momento ci ritroviamo immersi negli allenamenti con Monica Seles, in un altro nel mansueto e spiazzante divismo di Boris Becker, spaziando dall’ansia di giocare con il proprio idolo Jimmy Connors all’emozione di battere il numero uno del mondo Mats Wilander, fino alle coccole da coach ad un giovane Federer e alla stretta di mano (e racchetta) con Lady D.
Un libro che diverte in ogni suo commento ironico e che commuove per la sensibilità quasi nevrotica che sta dentro l’anima di un tennista passionale, ma che ha il pregio di mettere a nudo i segreti del cuore che si celano dietro ogni vittoria o perdita, come indispensabile insegnamento di vita.
Occasioni mancate comprese.
Scheda
Titolo: C’era una volta il (mio) tennis
Autore: Claudio Pistolesi
Prefazione: Adriano Panatta
Casa editrice: Gremese
Formato: brossura
Pagine: 192
Prezzo: € 16,00