È un vero incontro elettivo quello tra noi di Sportmemory, che ci dedichiamo alla memoria emotiva dello sport, e l’Archivio Fotografico Riccardo Carbone, prezioso giacimento culturale iconografico che custodisce oltre 700.000 immagini che raccontano Napoli e la Campania, scattate dal fotografo napoletano Riccardo Carbone nei suoi 50 anni di attività.
Cuore della collaborazione tra Sportmemory e l’Archivio Fotografico Riccardo Carbone è la valorizzazione delle immagini di sport che questo custodisce; immagini di sport di strada e di grandi eventi sportivi, di atleti dimenticati e di grandi campioni, di sport di rione, di tifo al San Paolo, di circuiti cittadini e di vele e remi che da sempre si sfidano nello specchio d’acqua del Golfo.
Un incontro in qualche modo predestinato, uno di quelli che per forza dovevano avvenire e che prende una sua prima forma nella rubrica mensile Carta Carbone, che da questo mese di gennaio fa rivivere scatti dove lo sport si fonde e si confonde con il confonde con il vissuto della Napoli che il fotografo ha raccontato come pochi altri.
Ma la rubrica è solo l’inizio.
“Il nostro programma è ambizioso e di vasto respiro, perché traghettare la memoria al futuro richiede visione e prospettiva” dichiara il direttore editoriale di Sportmemory Marco Panella “per questo, oltre alla rubrica avviata, abbiamo già allo studio il progetto “Napoli. Lo sport segreto” dedicato a far vedere la Napoli sportiva mai vista prima, quella che Riccardo Carbone ha scorto per primo, fissato nel tempo e custodito per essere svelata al momento giusto. Il momento giusto è adesso.”
“Aver salvato quest’archivio – spiega Renato Carbone, figlio di Riccardo ed oggi presidente dell’Associazione Riccardo Carbone ONLUS che si occupa del Fondo fotografico – vuol dire aver restituito alla comunità uno scrigno. Ognuno ci affonda le mani e può pescare quello che per lui è “oro”; stavolta è l’incontro con Sportmemory ad averci fatto scoprire quante storie possano celarsi dietro ogni singolo scatto. Speriamo che la rubrica Carta Carbone possa presto trasformarsi in una mostra fotografica ed in una pubblicazione per tutti gli amanti dello sport… e non solo”