Questa è una storia d’amore. O, per meglio dire, presto sarà una storia d’amore. Una di quelle che si svolgono a Parigi, fra viali alberati, luci e locali dove ballerine danzano il can-can.
Ma questo accadrà fra un po’; per ora è meglio spostarsi nel quartiere di Montmartre, alla fine del secolo scorso, un periodo di fumo e luci soffuse. È sera e il locale in cui entriamo è gremito; un poster all’ingresso si vanta di poter presentare al pubblico l’unica donna in grado di eseguire la danza del serpente all’interno di una gabbia di leoni. Non aver timore, l’ho già visto fare in passato, ti assicuro che è divertente. T’invito anche a notare come in prima fila vi sia Alice Guy Blachè, promettete stella del cinema, famosa per aver girato solo l’anno scorso il suo primo cortometraggio (tu non lo sai ma presto diventerà la prima donna ad affermarsi come regista e produttrice).
Lei, la ballerina, ha un nome che non ti aspetti.
Lei è Bob Walter.
Serpentine Dance
Prendiamo posto in uno dei tavoli sul fondo, giusto in tempo per vedere le tende del sipario aprirsi e lasciare spazio ad una figura femminile avvolta in lunghe e delicate vesti bianche. Compaiono anche i famosi leoni della pubblicità, mansueti nel loro essere spinti in un lato del palcoscenico e fatti sedere, come se fossero anche loro semplici frequentatori del locale. La musica che si diffonde nell’aria è ipnotica, smuove la figura al centro del palco che in pochi istanti passa dall’essere una forma immobile a un caleidoscopio d’immagini. Non è più una donna, è un fiore, una farfalla, un serpente…tutto dipende solo da come le luci colorate colpiscono i pannelli che la ricoprono, il resto è semplicemente magia. Lei gira, gira in continuazione, non smette di muoversi e tu non riesci a smettere di guardarla fino a quando, improvvisamente, lo spettacolo finisce e tu sei riportato bruscamente con i piedi per terra.
Bello vero? Te lo avevo detto che ho gusto. Come dici? Vuoi sapere tutto di lei?
Bob Walter la ballerina
Tutti a Parigi conoscono la sua storia: nata come Baptistine Duprè in Algeria da un governatore ufficiale, è tornata nella città dei lumi giovanissima, cambiando nome e vita. Non trovi sia tutto esotico?
Ti dirò di più: quando era giovanissima, penso fosse il 1896, ha partecipato a un’edizione della Lisistrata in un teatro qui vicino. Ovviamente io e tutta la compagnia siamo andati a vederla, non sapendo che insieme a noi si fosse intrufolato anche il critico Jean Lorrai. Ferito dal rifiuto del suo ultimo libro di poesie, Lorrai il giorno dopo scrive una recensione definendola “insignificante”.
Un paio di giorni dopo, proprio fuori da questo locale, la signorina Walter lo avvista nella folla. Velocemente lo raggiunge e, non ci crederai, ma lo colpisce in faccia con uno dei mazzi di chiavi che aveva in borsetta (dicono quello del suo camerino personale). Non sono potuto rimanere per assistere al resto della scena, ma mi dicono che la polizia sia dovuta intervenire per portarli entrambi in centrale. Che storia, che donna!
Ma così mi distraggo, ti conosco e so che vuoi sapere se è qui che si cela la storia d’amore che ti ho promesso. Purtroppo no, nessun miracolo di Cupido fra la giovane danzatrice e il poeta squattrinato. Ti assicuro però; aspettare ancora un po’ ne varrà la pena.
Prendimi per mano, facciamo un piccolo passa avanti negli anni. Arriviamo nel 1901 per l’esattezza
Bob Walter la pilota
Mi dispiace aver dovuto abbandonare le belle strade lastricate di Parigi per quelle sterrate di Deauville, ma è qui che c’è la svolta.
Vedi quella bella signora vestita di bianco? È proprio la stessa ballerina di qualche anno fa, Bob Walter, ormai uscita dal mondo degli spettacoli parigini.
Bob Walter ha deciso di inseguire un’altra delle sue passioni: le gare in macchina. Questa è la prima cui prende parte.
Qui percorrerà il percorso alla folle velocità (almeno per adesso) di novanta chilometri orari, impresa che riproporrà nel 1902 alla Gaillon Hill Climb, dove sarà incoronata come donna più veloce del momento.
È sempre piena di sorprese la Walter, non credi?
Spostiamoci nel Bois de Boulogne
C’è un evento ufficiale, uno di quelli in cui il vestito elegante è obbligatorio. Il signore che vedi seduto in tribuna d’onore non è niente di meno che lo Scià di Persia, in visita ufficiale in Francia.
È stata organizzata questa gara di corse in suo onore, lui che è un grande appassionato di macchine.
So già che hai sentito l’inconfondibile voce di Bob Walter, lì in prima linea mentre scherza con gli altri piloti.
Aspetta non allontanarti proprio ora che la gara sta iniziando; avremo tanto altro tempo per andare a salutarla.
Mi emozionano sempre le corse, con queste macchine che sfrecciano veloci, il brivido di vederle sfiorarsi!
No, aspetta… non ci credo. Bob Walter ha inchiodato sotto la tribuna dello Scià! Avrà per caso bucato con l’auto? No, non mi sembra. Ma…è incredibile…si sta sbracciando per salutarlo.
La ballerina della serpentine dance che cerca di sfiorare le mani del capo di stato persiano, impossibile.
Speriamo solo che nessuna delle macchine che stanno arrivando veloci alle sue spalle la tamponi.
Che donna, ripeto: che donna!
Ma dove vai? Rimani qua che dobbiamo fare un ultimo salto avanti nella storia
Questa volta dobbiamo lasciare per qualche momento la signorina Walter e concentrarci sull’uomo che sta attraversando la strada così di fretta. Te lo presento: è il promettente dottor Marcile; segni particolari? Innamorato fin nel midollo della giovane Mille Cordèlia Le Play, rampolla dell’alta società parigina; segni particolari? Ricambia con uguale passione il suo l’affetto. Vogliono sposarsi e trasferirsi insieme in un piccolo attico che si affaccia sulla Senna.
Allora mi chiederai: cosa li ferma? Non devi scordarti che quella di cui parliamo è una storia d’amore, una di quelle serie, rispettose e quindi di mezzo, come ben si conviene, intervengono i genitori della ragazza che vedono nel dottor Marcile, più vecchio e bohème nelle sue frequentazioni, un partito da evitare.
Bob Walter la garagista
Meglio seguire il dottor Marcile mentre si torce la mente nella ricerca di una soluzione e imbocca Avenue de la Grande-Armèe.
Improvvisamente si ferma al centro del marciapiede, lo sguardo fisso su un grande cartellone pubblicitario.
“Garage Bob Walter. Si affittano le macchine più veloci e affidabili di tutto il Paese“. Così c’è scritto.
Sì, perché Bob Walter nel frattempo ha deciso di aprire un’attività e mettere a disposizione il suo ampio parco auto che le ha fatto compagnia durante la sua breve, ma proficua, carriera da pilota.
Marcile è folgorato. Una di quelle macchine potrebbe essere il mezzo perfetto per afferrare il suo amore e andare finalmente via da quella città che proprio non vuole vederli insieme.
Geniale non ti pare? Una fuga d’amore con i controfiocchi
Ora serve solo parlare con il proprietario. Immagina la sorpresa quando realizzerà che il Bob del cartellone non è un burbero signore di mezza età, ma un’ex ballerina/cantante/pilota che non ha perso la sua grazia mentre si muove fra i bolidi del suo garage.
No, non credo che lei dirà di no davanti a una proposta simile. Lo so, può sembrare strano, ma Bob è una grande romantica, una di quelle che si commuovono ogni volta che mettono in scena il Romeo e Giulietta.
Visto che avevo ragione? Bob ha accettato subito, si è messa all’opera. Organizzerà lei il matrimonio in ogni minimo dettaglio, dalla villa in cui si svolgerà la cerimonia alla tipologia di champagne che verrà servito. Non deve neanche preoccuparsi di guidare la sua macchina; il suo garage offre anche la possibilità di affidarsi a chauffeur professionisti.
È tutto così semplice da risultare geniale, non sei d’accordo?
Rapimento d’amore
Non distraiamoci proprio ora che è arrivato il momento del “rapimento” d’amore. Nota come tremano le mani al dottor Marcile, lui che si è tanto affidato a loro durante tutta la sua carriera. Ecco che arriva la sua bella! Proprio non sospetta niente, la piccola.
3,2,1… afferrata! Guardali mentre fuggono via, veloci verso le campagne. Non credo che lo spavento durerà a lungo, penso che si sia già tramutato in gioia improvvisa.
Ora bisogna lasciarli andare, lontano verso una nuova vita insieme, per buona pace dei genitori della novella sposa che già adesso stanno irrompendo nel garage di Bob, circondati da uno stuolo di poliziotti, allertati da un presunto rapimento.
Bob però è serafica, calma nello spiegare che Mille è partita di sua volontà e che lei ha semplicemente messo a disposizione la stessa macchina con cui ha vinto tante volte a Deauville. Entrambi sappiamo che quello che l’ex ballerina sta ottenendo non è solo il rispetto di due ragazzi ma anche tanta pubblicità per tutte quelle coppie che vorrebbero vivere la stessa esperienza.
Tu non hai idea di quante coppie di disperati pulluli Parigi.
“Prontezza e discrezione, questo è il mio motto”
È il momento per Bob di aggiungere alla lista dei suoi lavori anche quello come organizzatrice di fughe.
Meglio spostarsi mentre sistemano quella che presto sarà conosciuta come la Macchina di Cupido, una vettura potente, rosso scuro, con cherubini sui lati e bauli contenenti vestiti adatti per l’occasione. La fila per accaparrarsi l’auto dell’amore come vedi è lunga, quasi quanto quella dei padri disperati che accorrono per affittarne un’altra che possa raggiungere gli sposi.
Non credere che non abbia visto come sorridi ogni volta che un nuovo giovane pieno di speranze entra nel garage. Sapevo che una storia d’amore (o storie?) ti sarebbe piaciuta.
L’ultimo viaggio
Purtroppo però il nostro viaggio deve concludersi: siamo arrivati nel 1907 e Madame Bob conclude bruscamente questo spettacolo fantasmagorico di vita a causa di una brutta polmonite. Lascia dietro di sé tantissime storie di amori a cui però non può aggiungere il suo; a quanto ne so, non ha mai trovato quel qualcuno di speciale disposto a portarla via a bordo di un’auto da corsa.
Siamo onesti: se mai fosse successo a lei un qualcosa di simile, probabilmente il soggetto di turno si sarebbe trovato con un occhio nero e qualche graffio di troppo.
Le donne moderne, che invenzione stupenda.
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