La partita si annuncia combattuta. Al 30’ Guarnacci è colpito duro da Lojodice e con una vistosa fasciatura al ginocchio sinistro esce dal campo. Le sostituzioni non sono ancora permesse, la Roma rimane in dieci. Francisco Lojacono, argentino d’Italia aveva piedi buoni, vestirà 56 maglie giallorosse e segnerà 22 goal. Uno di questi proprio quel giorno, un freddo 8 gennaio del 1961 quando, a secondo tempo iniziato da un solo minuto, buca la rete sampdoriana con un calcio piazzato imprendibile. I blucerchiati però non sono venuti a Roma per fare una passeggiata e Cucchiaroni al 53’ infila Cudicini.
Poi accade tutto, ma veramente tutto, in cinque minuti. Al 75’ Brighenti sigla il vantaggio degli ospiti, dopo due minuti Manfredini risponde di suo e si torna al pareggio. In tutto questo già dal primo tempo Giacomo Losi praticamente passeggia in campo dove è rimasto solo per fare numero; uno stiramento alla gamba sinistra quasi non gliela fa più poggiare in terra. Ma Losi, adesso, è il capitano di una ciurma di pirati che va all’assalto.
80’, corner dalla destra, Lojacono piazza il pallone, tira e lo alza verso l’area piccola. Arrancando era arrivato lì anche Losi, Dio solo sa come stacca da terra e chissà a cosa pensa quando colpisce. Quello che accade una frazione di secondo dopo è gioia immensa. L’Olimpico esplode. Tutto l’Olimpico, calciatori e tifosi insieme, un solo grido, un solo cuore, una sola gioia. Giacomo Losi ha segnato e chiude la partita. Roma ha vinto.
Nella Roma tutta sogni e poche certezze di quegli anni, queste cose lasciano un segno e diventano liturgia recitata di bocca in bocca, di bar in bar, di crocicchio in crocicchio.
Giacomo Losi di questa liturgia spontanea è stato un maestro
Il ragazzino che aveva preferito il calcio alla prospettiva di una vita padana e operaia, era arrivato a Roma ventenne, nel 1955. Rimarrà fino al 1969 e andrà via con 455 partite nel cuore. Badate bene, nel cuore, non sulle spalle perché le cose dalle spalle si scrollano, quelle nel cuore non passano mai. Specialmente per Giacomo Losi che quelle 455 partite le teneva strette nel cuore con una fascia da capitano vestita per 305 volte.
“Core de Roma”, come sembra che lo abbia chiamato per prima volta Walter Chiari, della Roma è stato cuore vivo e pulsante anche una volta uscito dal campo. Lui non ha mai dimenticato e nessuno ha mai dimenticato lui.
Ieri, dopo un transito di 88 anni, Giacomo Losi ha cambiato campo e la Curva Paradiso dove i tifosi veri continuano a godersi lo spettacolo già lo applaude. Ago gli sarà andato incontro e gli starà già spiegando con quali regole si gioca da quelle parti. Il riscaldamento è appena iniziato, tra poco si entra in campo.
In bocca al lupo, Capitano!