Letteratura sportiva. Leggere ad alta voce e ripetere. Letteratura sportiva. Di nuovo, ripetere. Letteratura sportiva.
Può sembrare un gioco, ma è invece solo la sintesi della fatica che la narrazione sportiva ha dovuto affrontare per essere percepita per quello che effettivamente è: non letteratura di seconda serie, ma racconto emotivo dove grandi e piccole storie s’incontrano e diventano paradigma letterario vivo, vivace, vitale e secondo a nessuno. Un percorso al quale il Premio Invictus contribuisce in maniera definitiva.
La quarta edizione del Premio Invictus
Organizzato dalla casa editrice Lab DFG con il sostegno del Comune di Cisterna di Latina e la partnership di Carta Giovani Nazionale, il Premio Invictus ha visto la sua quarta edizione svolgersi il 6 e 7 settembre nella bella cornice di Palazzo Caetani a Cisterna di Latina.
Particolarmente ricca la partecipazione che ha visto oltre 100 opere concorrere per la cinquina finalista e per l’assegnazione delle sei menzioni speciali. Un percorso che per la quarta edizione è iniziato a dicembre scorso, con la presentazione del Premio in occasione di Più Libri Più Liberi, e si è concluso con la cerimonia di ieri, che ha assegnato i premi ai cinque finalisti e rese note le menzioni speciali.
La Giuria
A scegliere il vincitore della quarta edizione, dopo il consulto dei voti di oltre 30 Grandi Lettori e Grandi Lettrici, è stata la Giuria guidata dal bicampione olimpico Davide Tizzano; i giornalisti sportivi Elisabetta Caporale, Italo Cucci, Matteo Marani, Sandro Fioravanti, Stefano Bizzotto, Dario Ricci e Xavier Jacobelli; campioni e dirigenti del mondo sportivo come l’ex martellista azzurra e attuale Vice Presidente vicaria del CONI Silvia Salis; la presidentessa del Vero Volley Monza Alessandra Marzari; la quindici volte campionessa italiana di basket e Presidente della commissione nazionale atleti del CONI Raffaella Masciadri; il campione olimpico di pentathlon moderno Daniele Masala; il dirigente della Federcalcio e apprezzato autore Mauro Grimaldi; la campionessa mondiale di kickboxing Elena Pantaleo; la campionessa di pallamano Cristina Lenardon; il Capo segreteria del Ministro per lo Sport e i Giovani Eliana Ventola; il direttore generale dell’Istituto per il Credito Sportivo Lodovico Mazzolin e il Presidente della Banca Popolare del Lazio Edmondo Maria Capecelatro.
Il Premio Invictus 2023 è per Marco Pantani
O meglio, per la sua memoria, la memoria del Pirata, raccontata magistralmente da Davide De Zan, figlio d’arte, con il suo Pantani per sempre. Naturalmente contento, in chiusura di serata Davide De Zan ha dichiarato “E’ stata una serata bella, emozionante, tra amici, in cui mi sono molto divertito. Avevo di fianco Bruno Conti, uno dei miei eroi sportivi. Ho saputo dai giurati di un testa a testa fino all’ultimo tra il mio libro e il suo scritto con Giammarco Menga. Non mi considero uno scrittore, benché sia al quinto libro, ma un mero raccontatore di storie. Però la consapevolezza di avere veicolato nel modo giusto la memoria di un ragazzo che non c’è più, come Marco Pantani, dà soddisfazione”.
Bruno Conti, il ragazzo che non ha mai smesso di giocare
La dichiarazione di De Zan ci introduce fatalmente al secondo classificato con il Premio Grandi Lettori, ovvero Un gioco da ragazzi, di Bruno Conti con Giammarco Menga che lo ha affiancato per mettere in ordine il groviglio delle tante emozioni della sua vita sportiva.
Bruno Conti, ragazzo di Nettuno che il calcio ha “salvato” dal baseball – a Nettuno il basebal ha una bellissima e forte tradizione – non ha nascosto l’emozione dicendo “Sinceramente non volevo scrivere questo libro, è stata l’insistenza di un grande giornalista come Giammarco Menga a portarmi alla decisione di raccontare la mia famiglia, gli sforzi un padre con sette figli a carico. Il nostro era un contesto diverso, siamo cresciuti in mezzo alla strada, ma è un libro anche per i ragazzi di oggi, che devono continuare a credere nei sogni nel cassetto, nonostante le bocciature. Per me è il calcio continua ad essere assolutamente un gioco da ragazzi. Lo faccio capire ai bambini alla AS Roma, non deve essere l’esasperazione che cerchiamo di portare avanti”
Premi e premiati
Nella cinquina finalista del Premio Invictus troviamo poi:
Premio Terzo classificato Poste Italiane, assegnato a Vittorio Pozzo – Il padre del calcio italiano, di Dario Ronzulli
Premio quarto classificato Consorzio stabile per lo sviluppo sostenibile, assegnato a Una squadra, di Domenico Procacci;
Premio quinto classificato Selektra Italia, assegnato a Entra in gioco con la testa, di Nicoletta Romanazzi.
Le menzioni speciali conferite dai media partner del Premio sono invece andate a:
Premio Tuttosport, Nel nome di Denis, di Francesco Ceniti;
Premio Guerin Sportivo, L’invincibile estate, di Claudio Donatelli con Annalisa Nicastro;
Premio Liberementi, Granata rosso e verde, di Paolo Quaregna;
Premio Netweek, Punto e a capo, di Antonio Fantin;
Premio Radio Rai 1 Sport, Il grande Guerra, di Claudio Gregori e Marco Pastonesi;
Premio Corriere dello Sport, La nostra America, di Antonio Dipollina;
Premio Atleta Invictus 2023
Nel corso della cerimonia è stato inoltre assegnato il Premio Atleta Invictus alla campionessa paralimpica Carlotta Gilli, nuotatrice torinese delle Fiamme Oro reduce dai successi e le medaglie ai mondiali di Manchester; al campione mondiale paralimpico Maxcel Amo Manu, che ai recenti mondiali disputatisi a Parigi ha conquistato la medaglia d’oro nei 100 metri e nei 200 metri, siglando in entrambe le occasioni il record europeo della disciplina. Premio speciale all’atleta di Cisterna di Latina Massimo Sapio, tornato dagli Invictus Games di Sydney nel 2018, con due medaglie d’oro nel nuoto e una d’argento nel lancio del peso.
Appuntamento al prossimo anno
Il Premio Invictus guarda già alla quinta edizione e Giovanni Di Giorgi, direttore Lab DFG e ideatore Premio Invictus non nasconde la sua soddisfazione: “Grande soddisfazione, ottimi finalisti: è stato il culmine di une percorso lungo un anno. Un successo per la Lab DFG, che sente vicine le istituzioni, dai comuni al governo che hanno sostenuto l’evento. Possiamo solo crescere, ma soprattutto far crescere la letteratura sportiva. Ora lavoriamo già per la quinta edizione, che allargherà i confini anche ad altri paesi europei e sarà un traguardo importante, ma godiamoci ancora la quarta e un grazie ai cinque finalisti e tutti gli autori e le case editrici che hanno preso pare al concorso”.