Con ben 74 mappe e 57 siti culturali segnalati, arriva in libreria una nuova guida per gli amanti delle due ruote. A scriverla è un argentino professore di geofisica, cultore del tango ma soprattutto appassionato di bicicletta che durante i due anni di pandemia ha intrapreso in solitario numerosi percorsi molti dei quali completamente sconosciuti agli stessi romani.
Roma in bici
A sistematizzare questi itinerari e soprattutto ad offrire ai lettori “Roma in bici, Un museo all’aperto”, che può essere a tutti gli effetti considerata la prima guida con la mappatura completa delle piste ciclabili della Capitale (anche se in molti si chiederanno dove fossero finite negli ultimi anni!), ci ha pensato José M. Carcione che l’ha appena pubblicata per le Edizioni il Lupo e con il patrocinio di RomaNatura.
Itinerari per tutti
Il libro è diviso in tre parti ed è rivolto tanto agli amatori quanto ai neofiti della bicicletta, come anche ai cultori dell’arte e del patrimonio storico.
La prima sezione è dedicata ai percorsi modulari che si possono seguire all’interno del proprio municipio, calpestando tragitti nel verde, strade con piste ciclabili e ponti, con segnalazione della lunghezza e del dislivello, molto consigliabile per singoli, amici e famiglie (inoltre si può decidere di diversificare o frammentare i moduli, scegliendo l’opzione più soddisfacente alle proprie esigenze).
La seconda si dedica invece agli itinerari estesi, dove dai 20 agli 80 km si possono programmare gite di un intero giorno ai confini della Capitale, avvalendosi anche dei consigli sui mezzi di trasporto per l’andata o il ritorno, qualora – molto probabilmente – non si riuscisse in “one shot” a coprire la meta.
L’ultima parte, infine, riguarda i monumenti storici e punti di interesse che affiancano o integrano molti di questi percorsi, arricchendo con note di curiosità la storia e il contesto delle varie tappe.
Consigli pratici
Di interesse pratico, nell’introduzione, sono i suggerimenti dello stesso autore che segnala i punti sterrati e poco agevoli da evitare, parla della regolamentazione in materia di bicicletta (quanti sanno la tipologia e il quantitativo delle multe che si rischiano per passare col rosso o andare in contromano?) e indica una serie di siti web e app dove potersi confrontare.
I ciclisti non sono mai tristi
Un libro che oltre agli aspetti tecnici riflette l’esigenza di uno stile di vita slow a contatto con le bellezze congenite di arte e natura e che manda un monito anche alla psiche frenetica e disturbata, anche perché – rispettando le regole e andando piano – si migliora la propria percezione esistenziale e la comunicazione con gli altri. Del resto, lui stesso cita il libro di Pivato che ha per titolo I ciclisti non sono mai tristi.