Manca meno di un mese all’avvio del Sardegna Endurance Festival 2024, in programma dal 26 al 29 settembre all’Horse Country Resort di Arborea. L’evento ospiterà il “FEI Endurance European Championship for Young Riders & Juniors”, sfida continentale under 21, e il “FEI Endurance World Championship for Young Horses”, rassegna globale riservata ai giovani cavalli sotto gli otto anni. A sostenere l’organizzazione di una delle più importanti rassegne globali della disciplina c’è in prima fila la Federazione Equestre Internazionale, quest’anno forte del patrocinio d’eccezione del Ministero del Turismo, del Ministero dell’Ambiente e Sicurezza energetica e dell’Agricoltura e del Ministero della Sovranità alimentare e delle Foreste. Un parterre di patrocinanti istituzionali che ha visto l’adesione convinta anche della Regione Autonoma della Sardegna e la sua Agenzia Forestas, i Comuni di Arborea e Terralba, CONI e FISE.
Il Sardegna Endurance Festival 2024 si presenta con tutte le premesse del grande evento, con lo stesso presidente del CONI Giovanni Malagò lo ha salutato “un evento nell’interesse dello sviluppo delle più idonee politiche sportive e sociali, anche in funzione del binomio che lega il movimento al turismo”.
Le competizioni di endurance valorizzano le capacità di cavallo e cavaliere sul piano della distribuzione delle forze durante la competizione agonistica, e operano in un contesto di priorità assoluta per il rispetto della salute dei partecipanti. Grandi protagonisti sono solitamente i cavalli di razza araba, molto resistenti e dalla forte tempra fisica, ma raggiungono notevoli prestazioni anche gli angloarabi o i purosangue inglesi.
Sono ben 120 i chilometri di percorso previsti, tra i territori di Arborea e Terralba, attraversando pinete e zone umide, prati e cespugliati di macchia mediterranea, litorale e borgo dei pescatori di Marceddì, in un contesto ambientale e paesaggistico davvero mozzafiato.
Ingmar De Vos, presidente della Federazione Equestre Internazionale, sottolinea il valore sportivo e sociale di Sardegna Endurance Festival. “L’evento di Arborea offre ai giovani cavalieri e ai giovani cavalli un’incredibile opportunità di confronto e, quindi, di crescita, a livello europeo e mondiale. Invito tutti i concorrenti ad approfittare di questo momento inclusivo per stringere amicizie d’Oltreconfine e costruire ricordi indimenticabili all’insegna della condivisione. Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare il Comitato Organizzatore e i suoi partner per la loro visione che atterra in un evento-motore per lo sport equestre internazionale”.
In vista della 126esima edizione della Fieracavalli di Verona, in calendario dal 7 al 10 novembre 2024, gli spazi dell’Horse Country Resort si confermano cuore pulsante degli sport equestri isolani con le gare per il “Premio Regionale Circuito Foals”, dedicate ai puledri e alle puledre di uno e due anni, previste nel fine settimana tra il 30 agosto e il primo settembre. La competizione, valida per poter partecipare all’appuntamento veronese, si concluderà nel primo week end di ottobre con le finali dei puledri regionali (maschi e femmine) di tre anni. Le rassegne sono curate dal circolo ippico Grighine ASD e dal circolo ippico Usignolo ASD.
Vincere non è sorpassare gli altri, è superare se stessi. Se lo dice Stefan Bendula, 61 anni, 12 interventi, un’anca di titanio e una vita trascorsa tra hockey, Iron Man e maratone, c’è da credergli
La straordinaria storia di vela di quello che il Times definì “il più prodigioso piccolo yacht da regata oceanica che sia mai stato costruito”.
Dalle tinte autobiografiche, “Rimpalli” traccia uno spaccato dell’Italia che solo chi l’ha vissuto può fare. Partendo da un racconto personale, Teodoro Lorenzo descrive una vita passata dietro un pallone e accanto agli amici di sempre.
27.775 miglia in 399 giorni di navigazione a vela.Tra tempeste, pirati e cannibali, nel 1935 Francesco Aurelio Geraci e Rosario Dominici compiono l’impresa e circumnavigano il globo a bordo della “Mas”, goletta di appena 10 metri.
Mi sono innamorato del Subbuteo a sette anni. Nel 1974.
Alti e bassi per l’Italia dello sci. La squadra femminile c’è, tra gli uomini sono sempre troppo poche le carte da giocare. Complessivamente, manca la profondità. Serve lavoro sodo, cura del talento, programmazione ed allineamento dei pianeti. C’era un tempo che siamo stati tutto questo. Il tempo di una valanga di emozioni. Una Valanga Azzurra.
