Ha uno sguardo luminoso e trasmette subito un grande senso di empatia. Esile, ma molto atletica, non per altro una delle sue grandi doti è il salto. Con i suoi 183 cm di altezza non è certamente piccola, ma serve elevazione e tecnica per potersi imporre contro i muri delle migliori giocatrici del mondo.
Lena Stigrot da Bad Tölz, Germania, una tedesca a Roma, giocatrice di pallavolo alla sua prima stagione in Italia.
Ha iniziato a giocare quasi per caso, praticava atletica fino a che, all’età di 11 anni, ha incontrato il volley o il volley, dato che la invitarono a giocare per altezza e facilità di tocco con la palla, ha incontrato lei. Le piacque subito lo spirito di squadra, dice, tanto da arrivare a sceglierlo come suo sport preferito. Una disciplina che mescola forza e tecnica e che, nel suo sviluppo, pur legato alle rigide regole su posizioni e tocchi, richiede coesione di gruppo, fisicità e intelligenza.
Lena ha esordito giovanissima in serie A e attualmente è il capitano della nazionale tedesca di cui ha indossato la maglia 115 volte in gare internazionali.
La scelta
Dopo aver conquistato Bundesliga e Supercoppa di Germania con la maglia del Dresdner Sportclub 1898 ha deciso di provare un’esperienza all’estero. In Germania la pallavolo è in crescita, ma pur potendo contare su atlete molto prestanti fisicamente, non ha ancora il livello del campionato italiano, da molti considerato il più forte campionato del mondo. Lena ha voluto venire nel belpaese e ha scelto proprio Roma.
Compirà tra pochi giorni 27 anni, la piena maturità per un’atleta nel volley di alto livello, il momento più opportuno per provare a confrontarsi con tante grandissime giocatrici, italiane e straniere, che militano nel nostro campionato.
Lena è una schiacciatrice dai colpi molto potenti che sa però alternare, tatticamente, a pallonetti e giocate d’astuzia sulle mani del muro avversario.
Capacità di adattamento
In estate Lena Stigrot ha partecipato con la sua nazionale alla VNL di Rimini, approfittandone anche per praticare l’italiano che ha iniziato a studiare appena la possibilità di giocare nella capitale d’Italia si è fatta realtà.
Incredibilmente in pochi mesi è già capace di capire qualunque testo o discorso in italiano e, fuori dalle occasioni ufficiali in cui sceglie l’inglese come lingua di espressione e conversazione, riesce a comunicare con tutti in un gradevole, seppur ancora un po’ accentato, italiano. Lei stessa ha svelato il segreto di questa sua capacità. Al ginnasio tra francese e latino, scelse quest’ultimo, sebbene fosse considerata da alcuni, erroneamente, una lingua morta. Le sue basi accademiche le hanno dato la possibilità di integrarsi ancor più celermente con le compagne di squadra e nella città eterna, grazie alla capacità linguistica e alle conoscenze storiche.
Una capacità di adattamento che ha dovuto sviluppare sin da bambina quando, a 14 anni, si trasferì in collegio a Vilsbiburg, dal suo paesino natale, per studiare e giocare nella seconda serie tedesca.
In questa stagione, adattamento necessario anche da un punto di vista tecnico con i palloni utilizzati nel campionato italiano, diversi rispetto a quelli in uso in Germania e in altre competizioni internazionali, non per il colore, ma per la consistenza, il rimbalzo sul piano d’appoggio e le traiettorie in volo. E adattamento con il gioco, più rapido e potente, praticato nella lega italiana.
Fuori dai luoghi comuni
Lena Stigrot proviene dalla Baviera, la regione tedesca più sintonica con il sud dell’Europa, forse anche per questo è una tedesca che va contro alcuni luoghi comuni. Per quanto riguarda la parte emozionale, infatti, è solare, cordiale, allegra. Rispetta invece alcune caratteristiche tipicamente teutoniche, che lei stessa, autoironicamente, sottolinea dicendo sono tedesca non dimenticatelo. Mette sempre grande impegno in campo, ha grande dedizione per la squadra, è precisa e molto professionale in ogni ambito legato al suo lavoro.
Anche con il traffico, invece di irrigidirsi su principi inderogabili in Germania, sebbene il poco rispetto delle regole nella circolazione nella capitale sia l’unica cosa che non le è piaciuta di Roma fino ad ora, a poco a poco, ha iniziato a conviverci pazientemente.
Letture e tesi
Lena Stigrot ha tra i suoi hobby la lettura, anche se il tempo per un’atleta professionista è sempre poco.
Le piacciono le atmosfere dei libri di Harry Potter e si diverte a leggere i racconti intrisi di storia di Dan Brown e Ken Follett. Un altro libro che le è piaciuto in modo particolare è Medicus di Noah Gordon.
Studia Management Internazionale alla SRH Fernhochschule Riedlingen e, nonostante gli impegni continui con la sua professione di atleta, tanto in nazionale quanto con il club, le manca solo la tesi che si è ripromessa di terminare durante la prossima pausa estiva.
Roma
Pur essendo di corporatura filiforme, nei test fisici a cui è stata sottoposta, come tutte le atlete a inizio stagione, ha fatto registrare valori nella massa muscolare straordinari. Forse per questo può permettersi il lusso di provare e scoprire ogni tipo di cibo e le diverse specialità romane, amando in particolare la pizza. Non chiedetele però di ripudiare i suoi pretzel, da buona bavarese ne soffre la mancanza e li ama incondizionatamente.
Come le sue compagne si muove dai Castelli romani verso Roma a bordo di una Fiat 500 elettrica, scelta societaria per un trasporto locale sostenibile, pienamente condiviso dalle atlete. Può essere che la vediate percorrere il grande raccordo anulare o seduta al tavolo di una pizzeria o camminare a piedi per il centro di Roma. Le piace il clima romano, le piacciono le escursioni e la città e appena gode di qualche ora libera ne approfitta per scoprire ogni angolo, ogni piazza e opera d’arte.
Dice nel suo bell’italiano Roma è un museo a cielo aperto. Girare in città è come essere in un viaggio nel tempo. Resti archeologici, statue, monumenti, fontane, palazzi straordinari. Ovunque ti giri c’è storia e bellezza“. Ama Roma e si ritiene fortunata di poterci vivere.
Se la incontrate per le strade di Roma o andrete a vedere una partita al Palazzo dello Sport di Roma Eur, provate a salutarla, se non sarà troppo immersa nella contemplazione di tanta bellezza o concentrata nel gioco, non mancherà una risposta in perfetto italiano accompagnata dal suo immancabile sorriso.
Lena Stigrot è anche il capitano delle Wolves, il primo capitano tedesco della Roma Volley Club.