Alfred Hitchcock non avrebbe potuto fare di meglio. Stagione 2011-2012. Ultima giornata della Premier League. Il Manchester City al 90° sta perdendo in casa con il Queen Park Rangers e sta gettando alle ortiche un titolo che aspettava da 44 anni. Poi con due gol nei minuti di recupero gli uomini di Mancini capovolgono la situazione e si portano a casa la Premier grazie alla migliore differenza reti sui cugini dello United. «Tutto molto bello» per dirla alla Bruno Pizzul. E avrebbe ragione. Però, come diceva quel politico italiano un po’ curvo che è mancato alcuni anni fa: «A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina». Sì perché se dobbiamo raccontare l’ultima giornata della Premier League di quell’anno, allora è il caso di farlo come si deve.
Primi e ultimi
Quel giorno oltre al primo posto c’era in ballo anche la retrocessione, che coinvolgeva direttamente il Queen Park Rangers e il Bolton Wanderers che giocava sul campo dello Stoke City. Facciamo un po’ di cronaca. Alla fine del primo tempo il Bolton vince 2 a 1 ed è salvo perché il Queen Park Rangers sta perdendo a Manchester. Poi però nei primi venti minuti della ripresa capovolge clamorosamente il risultato. Adesso il Queen Park Rangers è salvo e si batte con le unghie e con i denti mentre invece il City annaspa ed è a un passo dal dramma. A 13 minuti dal termine però lo Stoke City pareggia e il Bolton affonda definitivamente. All’improvviso ai Rangers del Parco della Regina viene il latte alle ginocchia e si fanno infilare due volte nei minuti di recupero. Manchester City campione, Queen Park Rangers salvo e Bolton retrocesso.
È venuto anche a voi qualche retropensiero?
Ma dai, cosa andate a pensare. Siamo in Inghilterra, la patria del fair play e del God Save the Queen… Park Rangers? Comunque, chi aveva qualcosa da dire non ha parlato allora e ha deciso di tacere per sempre.
Quel 13 maggio del 2012 resta una giornata di meravigliosa follia calcistica che però ha lasciato a molti appassionati l’amaro in bocca. Se due squadre finiscono il campionato a pari punti non sarebbe più giusto, più bello, più emozionante, più tutto che si giocassero il titolo tra di loro, faccia a faccia in una partita secca, e non in base a qualche gollonzo in più o in meno segnato mesi prima e che nessuno ricorda più?
Non si ammazzano così i campionati
Ci pensate? In the sunshine of Wembley Manchester United contro Manchester City, Red Devils contro Citizens, Ferguson contro Mancini, Rooney contro Aguero.
Mica male direi. Invece così è come se sul più bello di uno spettacolo o di una festa arrivasse qualcuno che di colpo spegne le luci e manda tutti a casa.
E che cavolo, non si ammazzano così i campionati!