Incredibile a dirsi, ma il rugby, sport ruvido e duro per eccellenza, per molti versi ha la sua origine italiana alla Scala, il tempio della musica e della danza. Niente sembra più lontano dai rudi giocatori della palla ovale dei gorgheggi dei cantanti lirici e delle efebiche ballerine sulle punte, eppure è proprio così. Fu infatti per iniziativa di Stefano Bellandi, economo del Teatro alla Scala, che nacque la prima squadra in città. Figura singolare di appassionato di sport, Bellandi fu rugbista, calciatore, arbitro di calcio e giornalista sportivo. Il rugby lo aveva scoperto in Francia, dove era emigrato, e al suo rientro a Milano si diede da fare per farlo conoscere anche da noi.
La prima partita
Stefano Bellandi creò una sezione rugby all’interno dell’Unione Sportiva Milanese che il 2 aprile del 1911 all’Arena giocò la prima partita contro la compagine francese del Voiron. Fu una sonora sconfitta per 15 a 0, ma come riporta la cronaca della “Gazzetta dello Sport” gli spettatori furono entusiasti dello spettacolo. Insieme a pochi altri pionieri, Bellandi fu tra i fondatori del Comitato Nazionale di Propaganda del Giuoco della Palla Ovale che nel 1927 venne affiliato al CONI.
Dall’Ambrosiana all’Amatori Rugby Milano
L’interesse e la passione per il rugby crescevano e nel 1927 la fusione tra lo Sport Club Italia e la citata Unione Sportiva Milanese generò la formazione che vinse il primo campionato italiano ufficiale del 1929. Si chiamava Ambrosiana perché era una costola della società calcistica. Poi la sezione di rugby si organizzò in proprio e prese il nome di Amatori Rugby Milano. Era nata la squadra che ha fatto la storia del rugby italiano, la più titolata con ben 18 scudetti. Fino alla Seconda guerra mondiale l’Amatori domina la scena rugbistica nazionale in un duello infinito con il Rugby Roma, l’altra grande dell’epoca.
L’Associazione Sportiva Rugby Milano
Nel 1945 arriva la pace e sull’onda dell’entusiasmo viene creata l’Associazione Sportiva Rugby Milano, la seconda squadra cittadina. Per gli appassionati milanesi della palla ovale è tempo di derby. Le sfide tra Amatori e A.S. Rugby Milano al vecchio campo Giuriati non hanno niente da invidiare a quelle tra Milan e Inter a San Siro. Poi per il rugby milanese arriva il declino. Mentre l’Amatori sprofonda fino alla Serie C, l’A.S. Rugby Milano per mancanza di fondi viene assorbita dal Cus Milano che naviga tristemente in serie B.
Dal passato al futuro
Bisognerà aspettare gli anni della “Milano da bere” per vedere la Polisportiva Milan di Berlusconi inglobare anche il vecchio Amatori e riportarlo in alto. Arrivano grandi giocatori come l’australiano David Campese e il franco-argentino Diego Domínguez e nella stagione 1990-91, a 45 anni di distanza dall’ultimo successo, l’Amatori vince il suo quindicesimo scudetto. Altri tre campionati vinti, poi con il tramonto del progetto Mediolanum anche la gloriosa Amatori entra in un tunnel che tra varie vicissitudini porta alla sua scomparsa nel 2011. A mantenere viva la fiaccola del rugby in città però è rimasta la vecchia, gloriosa A.S. Rugby Milano, per fortuna rifondata da alcuni vecchi soci nel 1969, che oggi con la prima squadra partecipa al campionato di Serie A e svolge un’intensa attività giovanile, con tanto di squadra femminile. O tempora o mores!